MILANO – 10.12.2017 – Le filiali hanno chiuso
già a mezzogiorno di giovedì e da allora, sino a stasera, è iniziata la cosiddetta “migrazione informatica”. Oltre un milione e mezzo di conti correnti (due milioni di clienti) di Veneto Banca e Banca popolare di Vicenza da domani mattina, alla riapertura degli sportelli, saranno solo e esclusivamente di Intesa Sanpaolo. Ca’ di sass già nelle scorse settimane ha informato la clientela dell’operazione in atto, delle nuove coordinate (cambiano tutti gli Iban), delle limitazioni all’operatività (prelievi al bancomat ridotti nel weekend) e dei possibili disservizi nei prossimi giorni (i clienti sono stati invitati a prenotare in anticipo alcune operazioni, tra cui il pagamento degli F24). L’operazione è seguita, tra il centro informatico di Intesa a Moncalieri, e i computer di Vicenza e Montebelluna, da 3.400 persone, compresi i dipendenti in affiancamento ai “nuovi” agli sportelli anche domani.
È stato breve l’interregno iniziato in estate con la messa in liquidazione delle due popolari venete e con il passaggio, al simbolico prezzo di un euro, di tutta la rete verso il primo istituto di credito nazionale. I mesi a venire saranno decisivi per definire i nuovi assetti locali di Intesa Sanpaolo, che ha accorpato circa 250 filiali e ne ha chiuse 26 al momento nel solo Veneto. Il piano industriale che verrà stilato nel 2018 stabilirà la geografia degli sportelli e il numero di posti di lavoro sul territorio. Nel Vco l’operazione è seguita con interesse e apprensione per via dei numerosi dipendenti che lavorano nei servizi bancari non di sportello. Nei mesi scorsi, intanto, sono già stati definiti 4.000 esuberi, di cui 1.000 dalle ex venete.