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cottini claudio

VERBANIA – 17.09.2017 – “Una scelta lungimirante,

che ha dato i suoi frutti in poco tempo nonostante le critiche”. Il boom di iscritti al liceo “Cavalieri” di Verbania è un punto d’orgoglio dell’Amministrazione provinciale di centrodestra 2009-2015, sottolineato da chi, oggi, siede in minoranza in Consiglio provinciale. Luigi Spadone, Fabio Basta e Mario Geraci, rappresentanti del gruppo “La Provincia per il territorio”, tornano sulle polemiche nate nel 2014 quando l’allora assessore all’Istruzione, Claudio Cottini (nella foto), scelse di trasferire l’indirizzo Scienze umane sociali dal “Cobianchi” al “Cavalieri”. “Correva l’anno 2014 (erano i primi giorni di gennaio) e le forze politiche attualmente in maggioranza in Provincia esprimevano forti preoccupazioni – scrivono –. Si era giunti a sostenere che alcuni progetti, quali quello oggetto di spostamento, non avrebbero potuto avere continuità in un’altra struttura scolastica e che vi sarebbe stato un danno certo. Si giunse persino a inoltrare alla Camera una specifica interrogazione al ministro dell’Istruzione perché la delicatezza e importanza della questione non poteva e non doveva essere sottovalutata. Quella che fu duramente criticata dal centro sinistra si dimostra oggi una scelta particolarmente lungimirante, che ha saputo dare i suoi frutti in un lasso di tempo molto ridotto e al di là di tutte le più catastrofiche previsioni. Vieppiù lungimirante se si pensa alla scelta dell’attuale amministrazione provinciale – peraltro mai condivisa con la minoranza e da questa appresa dai media – di ridurre a cinque giorni settimanali le lezioni al Cobianchi al fine di diminuire i costi di gestione turnando tra le classi. Una turnazione che sarebbe stata impossibile qualora questa scuola avesse avuto un numero maggiore di alunni e che avrebbe comportato il rischio, papabile, che Verbania potesse perdere uno dei suoi due poli, che invece oggi risultano entrambi attivi e in piena salute”.

Al di là delle rivendicazioni, il boom del liceo ha come effetto collaterale la mancanza di spazi. “Chiediamo fin da ora la massima attenzione della Provincia affinché il prossimo anno non si giunga impreparati qualora le richieste di iscrizione fossero nei numeri di quest’anno – affermano – . A tal fine è a nostro giudizio necessario aprire un confronto con la direzione scolastica senza ritardi”.

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