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liceo vb cavlieri

VERBANIA – 17.09.2017 – Una scuola che “scoppia”

di salute. L’avvio dell’anno scolastico negli istituti superiori della provincia del Vco ha messo in luce il “caso” del liceo Bonaventura Cavalieri di Verbania, del suo boom di iscrizioni e della carenza di spazi. Lunedì, durante il primo giorno di lezioni, il prefetto Iginio Olita ha scelto la struttura di Suna per consegnare a studenti, docenti e personale scolastico il saluto delle istituzioni, potendo così toccare con mano i nuovi numeri del liceo. Nella struttura inaugurata nel 1995 in località Madonna di Campagna le classi prime sono 10, il doppio delle 5 licenziate con la maturità a luglio. Quattro sono di liceo scientifico (di cui due con indirizzo bilingue), due di liceo classico (una con specializzazione in Storia dell’arte) e quattro di Scienze umane sociali. In totale gli iscritti sono 786, 150 circa in più dell’anno scolastico 2016/2017, suddivisi tra liceo scientifico (37), classico (114) e Scienze umane sociali (299). È proprio a quest’ultimo indirizzo, attivato da poco tempo e trasferito dall’Iti “Cobianchi”, che si deve l’accresciuto numero di alunni, che se da un lato centra l’obiettivo di mantenere il liceo verbanese autonomo (sotto 600 unità sarebbe stato accorpato nella direzione a altra scuola superiore), ma dall’altro mostra la carenza di spazi. Per far fronte a cinque classi prime in più la preside Chiara Barbé ha attinto a tutte le aule possibili, rinunciando a qualche laboratorio. Il 2017/2018 è stato gestito, ma se il trend delle iscrizioni si confermasse – il primo dato si avrà tra gennaio e febbraio – sarebbe necessario correre ai ripari, con nuove aule o sezioni staccate.

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