VERBANIA – 29.01.2017 – Sono ancora in carcere
e domani sosterranno l’interrogatorio di garanzia i quattro uomini arrestati giovedì dalla polizia nell’ambito dell’inchiesta “crash for cash”. Davide Zenoni, 40enne di Omegna (assistito dall’avvocato Riccardo Sappa), Andrea Pirozzini, trentunenne gravellonese (avvocato Domenico Capristo) come i fratelli Daniele e Carmelo Stuppino (avvocato Gabriele Pipicelli), 42 e 40 anni, sono considerati dagli inquirenti le menti di un’associazione a delinquere dedita non solo alle frodi assicurative, ma al riciclaggio di veicoli rubati e reimmatricolati – anche con falsificazioni – come se fossero di importazione estera.
Oltre a loro sono implicate nell’inchiesta altre sette persone, tutte denunciate a piede libero. Zenoni è il titolare della Zenocar di Omegna, concessionaria d’auto, autofficina e carrozzeria, punto di noleggio auto, il luogo che secondo gli inquirenti era il “cuore” dell’attività illecita degli arrestati e degli indagati. Pirozzini è uno dei soci della “Dimensione auto” di Reggio Emilia – con una sede operativa nel Varesotto – ritenuta una società “fantasma” che, gestita dai fratelli Stuppino, serviva per piazzare i veicoli rubati e reimmatricolati. La magistratura ha disposto il sequestro di 17 auto di grossa cilindrata che, finite nelle mani di ignari acquirenti (a loro volta truffati) non provenivano dall’estero come era stato detto loro ma erano provento di furto e di un’abile opera di “riciclaggio” fatta di documenti falsi, telai e targhe scambiate, centraline elettroniche riprogrammate.
Sono invece meno di una cinquantina i sinistri stradali che sarebbero stati simulati o gonfiati per percepire indebitamente i rimborsi delle assicurazioni, con le compagnie coinvolte che hanno sporto querela per truffa aggravata.