VERBANIA – 29.12.2015 – Sarà la Cassazione
a decidere della “coda” di Firmopoli. Dopo Luigi Songa, il primo a presentare ricorso, anche Marco Zacchera e Giulio Lapidari hanno impugnato la sentenza di patteggiamento con la quale il 10 dicembre il gup del tribunale di Verbania ha dichiarato congrue le pene concordate con il pm Nicola Mezzina: 10 mesi e 15 giorni per Songa, 10 mesi per Zacchera, 5 mesi 20 giorni per Lapidari.
I 15 giorni entro i quali le sentenze diventano definitive scadevano il giorno di Natale ma, essendo festa, i termini sono scalati al giorno feriale più vicino, lunedì 28 dicembre. Entro quella data, come detto, sono stati in tre a ricorrere, mentre per gli altri 5 imputati la sentenza diventa definitiva. Confermati quindi i 7 mesi per l’ex consigliere comunale del Pdl Antonio Tambolla e per l’ex consigliere provinciale Marco Campanini, i 5 mesi e 25 giorni per il militante di Fdi Antonio Di Tullio, 5 mesi e 20 giorni per i due democratici Diego Brignoli (fino a novembre presidente del Consiglio comunale di Verbania) e Giuseppe Grieco (già vicesindaco di Verbania e vicepresidente della Provincia).
Il ricorso in Cassazione contro il patteggiamento sospende la sentenza per chi l’ha presentato. I giudici della Suprema Corte si dovranno esprimere sulla legittimità dell’impugnazione e, nel caso, sul merito. La discussione, ancora da calendarizzare, avverrà tra qualche mese.