VERBANIA – 22.12.2015 – Firmopoli non è ancora finita.
Dopo aver patteggiato il 10 dicembre scorso una pena di 10 mesi e 15 giorni e aver annunciato le sue dimissioni da consigliere comunale di Omegna, Luigi Songa ha depositato al tribunale di Verbania il ricorso in Cassazione contro la sentenza di patteggiamento. La sua azione punta a escludere le dodici parti civili costituite e composte da alcuni dei candidati e presentatori delle liste Comunità.vb e Ncd oltre a una semplice elettrice di Verbania.
Anche se può sembrare un controsenso che un imputato concordi una pena, la accetti e poi la impugni, questa fattispecie è ammessa dalla legge e non è infrequente, a maggior ragione se l’impugnazione non riguarda la pena o il capo d’imputazione. Toccherà alla Suprema corte stabilire se il ricorso è ammissibile o meno e, nel caso di ammissibilità, se le parti civili vanno escluse oppure no. Ciò avverrà nella migliore delle ipotesi tra qualche mese. Nel frattempo l’impugnazione sospende l’esecutività della sentenza. La condanna, quindi, non sarà definitiva e non avrà effetti nemmeno ai sensi della legge Severino.