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ferrari matteo
GHIFFA – 18.08.2015 – Il suo nome resterà lì,

tra le quattro mura del rifugio del Cai che da oltre un secolo è il cuore dell’escursionismo verbanese. Ai 1.500 metri del Pian Cavallone, immerso nella quiete della montagna, sospeso tra l’azzurro del cielo e il verde del lago, il ricordo di Matteo Ferrari si fisserà in uno dei luoghi che il 36enne elettricista di Ghiffa scomparso il 2 maggio in un incidente in moto amava frequentare insieme al figlio Chicco. I fondi che gli amici hanno raccolto il mese scorso nella giornata di calcio, corsa e sport organizzata a Ghiffa sono stati destinati proprio al rifugio. La decisione è stata presa dagli amici e dalla famiglia, che hanno consegnato il denaro e che presto inaugureranno la targa in sua memoria che il gestore collocherà al rifugio. 

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