VERBANIA – 25.06.2015 – Si dichiarava nullatenente
ma in realtà poteva disporre di moto, auto e altri beni che aveva intestato a altri. Questa l’accusa nei confronti di Daniele Incognito, imprenditore già titolare di un’impresa di pulitura metalli, che è sotto processo a Verbania per evasione fiscale. Gli vengono attribuite cartelle esattoriali per circa 1,4 milioni di euro.
L’accertamento è partito dalla guardia di finanza a seguito delle segnalazioni dell’ex moglie che tra il 2012 e il 2013 s’era vista recapitare ingiunzioni di pagamento e cartelle esattoriali per bolli di moto e auto di grossa cilindrata – tra cui una Porsche 911, una Ducati e una Suzuki – e per contributi non pagati a una dipendente di un negozio di abbigliamento, beni dei quali risultava intestataria.
Le Fiamme Gialle hanno indagato ricostruendo l’attività di Incognito, che dopo il dissesto finanziario con la pulitura metalli ha aperto, intestata a parenti, una società nel campo dell’abbigliamento. Secondo gli inquirenti si dichiarava senza reddito ma in realtà non lo era.
La difesa, condotta dall’avvocato Guido Perla di Torino, sostiene che i passaggi di proprietà dei veicoli sono regolari. Ieri in aula ha testimoniato anche il padre dell’imputato, che ha confermato la circostanza. Il pm Guido Dell’Agnola gli ha chiesto conto della messa in vendita on-line dei veicoli, che sarebbe riconducibile all’imputato ma che il genitore attribuisce all’altro figlio.
Il giudice Raffaella Zappatini ha aggiornato l’udienza al 18 settembre per ascoltare altri testi.