VERBANIA – 24.06.2015 – Via Vittorio Veneto senza auto
e come un’unica pista ciclopedonale. La proposta, mai presentata in campagna elettorale o discussa pubblicamente, è l’ultima idea lanciata dal sindaco Silvia Marchionini che immagina in un prossimo futuro una città che, nella sua parte a lago, abbia un’autostrada verde per pedoni, corridori e ciclisti dal parco Cavallotti fino a Suna.
Che si tratti di una proposta forte, al limite della provocazione, è chiaro allo stesso primo cittadino che prima di applicarla fa capire che andrà approfondita e discussa con i cittadini.
Di sicuro l’impatto pubblico è stato negativo, quantomeno nelle forze di minoranza in Consiglio comunale. Forza Italia, che nel 1998 fece una campagna fortissima contro il senso unico in via Vittorio Veneto e la chiusura del Kursaal, attacca. “L'estate è iniziata solo da tre giorni ed il solleone sortisce già i propri effetti”, scrivono il coordinamento cittadino e provinciale, ritenendo la decisione “decisamente poco praticabile: la strada collega Intra a Pallanza e la sua chiusura porterebbe a un congestionamento ulteriore del traffico sull’asse di corso Europa; inoltre su di essa si affacciano abitazioni, hotel e ristoranti e questo significa che il traffico veicolare ci sarebbe sempre e comunque”. Poi una frecciata: “forse però come già successo per il lungolago di Pallanza (e la ztl, ndr) il sindaco si dimentica che esistono gli alberghi...”.
Di diverso tenore l’intervento di Marco Parachini, consigliere comunale di Comunità.vb e, come rivendica egli stesso, assessore alla Viabilità che in più periodi effettuò alcune “rivoluzioni”: chiusura di piazza Ranzoni, inversione dei sensi unici in viale Sant’Anna e via alle Fabbriche, senso unico in via Vittorio Veneto. “Non sono contrario ai cambiamenti, anche drastici – scrive in una nota – ma purché siano ragionati. La prospettiva di avere un percorso ciclopedonale in chiave turistica di per sé è quasi esaltante, ma non percorribile. Chiudendo la litoranea, tutto il traffico si scaricherà su piazza Garibaldi verso via Cavallini e il “salotto” di Verbania verrà così degradato ad area di scorrimento veicolare”.
L’idea di via Vittorio Veneto senz’auto permette a Parachini di rispolverare un suo pallino, già inserito nel programma elettorale 2014: la pedonalizzazione di piazza Garibaldi, da via Manzoni a corso Zanitello. “Solo togliendo le auto, riqualificando la strada e liberandola si rivitalizzerà Pallanza. La vera pedonalizzazione non è via Vittorio Veneto, ma piazza Garibaldi”.