VERBANIA – 22.06.2015 – Signore delle cime,
Ave Maria e un altro canto alpino. È stata questa la colonna sonora dell’ultimo viaggio di Sergio Roncoroni, che sabato è scomparso all’età di 73 anni. Al funerale celebrato oggi nella chiesa di Madonna di Campagna da don Roberto Salsa, don Egidio Borella e don Giuseppe Masseroni c’erano tutte le vite di Sergio. Quella di geometra all’Ufficio tecnico del Comune di Verbania, rappresentato non solo da amministratori (il sindaco Silvia Marchionini con fascia tricolore) e ex e dal gonfalone municipale, ma anche da quasi tutti i colleghi d’un tempo, segno di un rapporto che non s’è estinto con la fine dell’esperienza lavorativa.
Quella di cantante e musicista, basso per trent’anni nel coro Monterosa – Cai di Macugnaga, i cui componenti non hanno voluto lasciarlo andare senza un’ultima cantata insieme; ma anche come apprezzato pianista in tante feste e animatore di gruppi musicali negli anni Sessanta e Settanta.
Quella degli amici e degli affetti più cari, testimoniata dalla mestizia dei volti dei tanti verbanesi accorsi, che hanno stipato la chiesa. A inizio cerimonia don Roberto ha letto un messaggio scritto dal figlio Alessandro, un affettuoso saluto al papà ricordando la mamma Clara scomparsa nel 2008 e un ringraziamento – oltre che all’amata zia Fiorella – per i valori trasmessi dal genitore. Tra ciò che ha tramandato Sergio c’è anche la passione per la musica, che nei Roncoroni è un segno distintivo che viene dal nonno Silvio, maestro di musica e punto di riferimento per un’intera generazione. “Ieri ho provato a suonare Summertime al pianoforte – ha scritto il figlio – e a parte qualche accordo sbagliato sono andato bene. E quanti mi ricordi mi sono venuti in mente…”. I ricordi di Macugnaga che l’amico Renzo, anch’egli voce nel coro, ha affidato anch’egli alla voce del sacerdote, per far sapere che era un bravo cantante ma anche una persona buona, che mancherà a tutti.
Mentre il carro funebre s’avviava al cimitero di Pallanza per la sepoltura, a salutare tutti i presenti il collage delle più belle fotografie di una vita che il figlio Alessandro e la nipotina Elisa hanno messo insieme in un poster esposto fuori dalla chiesa, come a voler affermare che i bei momenti vanno al di là della tristezza della morte.