VERBANIA – 20.06.2015 – “Passo all’opposizione”.

A meno di quarantotto ore dal “no” al bilancio di previsione 2015 il capogruppo (e unico rappresentante) di Sinistra Unita a Palazzo Flaim, Vladimiro Di Gregorio, s’è chiamato fuori dalla coalizione di centrosinistra. In una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio alla Casa del popolo di Trobaso alla presenza delle tre “anime” della lista (Di Gregorio per il Partito comunista, Stefano Montani per Sel e Cristina Bolelli per gli indipendenti) la frattura è diventata ufficiale.

“I motivi li ho spiegati nel mio intervento in Consiglio comunale – spiega – e sono legati al nostro programma elettorale che è rimasto totalmente disatteso. Abbiamo atteso un anno, abbiamo tenuto due riunioni di coalizione solo perché sollecitate da noi, non ci sono cambiamenti e, così, lascio. Lunedì mi dimetterò anche da presidente della Commissione Finanze. Di volta in volta sceglierò come votare”.

Una politica “non di sinistra”. Questa è la motivazione ufficiale, accanto alla quale ci sono inesistenti rapporti personali e politici, che erano iniziati già nel momento di formazione della giunta, dalla quale Sinistra Unita era stata esclusa. “Se il sindaco o qualcuno della maggioranza mi hanno contattato dopo il Consiglio? No – afferma Di Gregorio –. Prima mi è stato chiesto di ritirare gli emendamenti, ma senza nemmeno avviare un dibattito su quei temi o una mediazione politica”.

La decisione, che era nell’aria, non stravolge la geografia di Palazzo Flaim dove, con 20 (19 più il sindaco) voti a favore contro i 13 (12 più Di Gregorio) delle minoranza, molte volte nemmeno allineate, il sindaco Silvia Marchionini rischia poco o nulla. “Comprendo di essere marginale – conclude il consigliere di Sinistra Unita –, ma resto coerente con le mie posizioni e prendo un’altra strada”.