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profughi protesta 2015

VERBANIA – 17.06.2015 – Il corteo dei profughi

che sfila per Verbania suscita reazioni, sia nella gente, sia in politica. Mentre sui social network il dibattito prosegue e divide, si registrano le prese di posizione della politica. Come quella della Lega Nord di Verbania, che usa toni abbastanza forti. In una nota stampa il segretario cittadino del Carroccio, Roberto De Magistris, parla di manifestazione “surreale, come surreale è il fatto che le forze dell'ordine invece di impedire tali manifestazioni li abbiano scortati, protetti e accompagnati dalle massime autorità cittadine che li hanno prontamente ricevuti”.

“Abbiamo capito tutti che ormai questi clandestini fanno quello che vogliono e sono più tutelati e protetti dei nostri concittadini che, come in un caso conosciuto, vivono in un garage in prestito da un amico e per i quali ‘non c'è niente da fare,… mancano i fondi’ – prosegue –. Ormai i discriminati in questo mondo al contrario siamo noi. Quelli che hanno pagato le tasse per anni e per i quali non c’è più nulla”.

Più conciliante il consigliere provinciale Matteo Marcovicchio, che però punta sui diritti e i doveri dei profughi. “Si tratta di cinquanta persone che hanno dei diritti ma anche dei doveri, che sono sbarcati più di un anno fa ricevendo ospitalità incondizionata, un tetto sopra la testa, cibo, alloggio, vestiti e assistenza che a tanti italiani non sono concessi”, scrive.

Poi una riflessione sul sistema degli sbarchi: “L’accoglienza è un nobile sentimento che va espresso però con realismo. Oggi non siamo in grado di accogliere le migliaia di persone che sbarcano ogni giorno e per questo, per non fare di tutta l’erba un fascio, dovremmo essere rigorosi nel respingere chi non ha diritto di entrare e di aprire le porte a chi davvero vive delicate e dolorose questioni personali”.

Infine l’auspicio che non ci siano fibrillazioni per Verbania “perché – e non è certo colpa degli ex profughi – non si può scaricare sulla nostra comunità il problema della sopravvivenza di un clandestino mantenuto fino a ieri e domani magari buttato in strada a migliaia di chilometri di casa”.

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