VERBANIA – 24.01.2018 – Condannato a 8 mesi
ma già fuori dall’Italia. La giustizia è stata veloce nel giudicare la “movimentata” notte vissuta lo scorso 9 gennaio da Taras Ozoruba, 31enne ucraino residente a Verbania rimpatriato l’altra settimana con un volo in partenza da Malpensa in direzione Kiev. Uscito il giorno prima dal carcere, dove era stato recluso in via cautelare per una denuncia di stalking, quella sera Ozoruba – probabilmente in stato di ebbrezza – si mise al volante di un’auto (poi risultata rubata) con la quale si schiantò contro un cancello nella zona di Intra alta, finendo ribaltato ruote all’aria in un giardino. Sul posto intervenne la polizia, contro la quale l’ucraino iniziò a inveire e insultare. Ricondotto con fatica alla calma venne portato al Dea dell’ospedale “Castelli”, dove le sue intemperanze furono ancora più eclatanti, con l’aggressione agli agenti e l’arresto per resistenza, lesioni e minaccia. Il giorno dopo, anche alla luce del fatto che l’uomo non avesse più un regolare permesso di soggiorno, fu espulso dall’Italia.
Oggi è stato processato al tribunale di Verbania per lesioni e resistenza e, con rito abbreviato, condannato a 8 mesi, la stessa pena chiesta dal pm Anna Maria Rossi, dal giudice Donatella Banci Buonamici. Quella odierna non è la sua prima condanna. Un anno fa patteggiò 18 mesi per aver rapinato di 800 euro la cassiera di una sala slot di Verbania.
Deve ancora rispondere dello stalking per cui era stato arrestato e degli altri reati commessi quella notte: la guida in stato di ebbrezza (rifiutò l’alcoltest e, quindi, per la legge è come se fosse risultato positivo) e il possesso dell’auto rubata, che può essere qualificato o come ricettazione o come furto nel caso si risalga a lui come autore materiale.