VERBANIA – 23.01.2018 – Assolti con formula piena
perché non solo non parteciparono alla rissa, ma la subirono. S’è chiuso ieri con la sentenza pronunciata dal got del tribunale di Verbania Marta Perazzo il primo “round” giudiziario dei fatti accaduti la notte del 7 febbraio 2016 al bar Heaven Dreams di Masera. Una notte iniziata da tre giovani ossolani – due amici in compagnia e un terzo che era lì per conto proprio – a bere birra al bancone del locale in cui si trovava un gruppo di quattro rumeni dal quale, inaspettatamente e senza alcun apparente motivo, in tre uscirono scagliandosi con veemenza contro gli ossolani. I colpi furono violentissimi. Due cugini originari della Valle Anzasca vennero raggiunti al volto e al corpo, anche quando ormai erano a terra. Il terzo, un domese, fu colpito da una rapida serie di tre cazzotti che lo tramortì, facendolo svenire. Ecchimosi, lividi, una spalla lussata, un setto nasale fratturato e due denti persi fu il bilancio di quel pestaggio, inizialmente qualificato dalla Procura come rissa, per la quale sono stati mandati a giudizio i tre italiani e due dei tre romeni, coloro che sono stati identificati in Lucian Antoci e Constantin Ciprian Boboc. Nella precedente udienza il pm Guido Dell’Agnola ha modificato il capo d’imputazione e per i romeni gli atti sono stati rimessi alla Procura, che li dovrà giudicare per lesioni gravi ma in un altro processo. Quello originale, seguendo l’esito del dibattimento, s’è concluso appunto con la richiesta di assoluzione avanzata dalla medesima accusa. I tre, difesi dagli avvocati Maria Grazia Medali e Alessandra Pretta, hanno ora la possibilità, qualora lo ritenessero, di costituirsi parte civile contro coloro che così selvaggiamente li percossero.