MIAZZINA – 21.01.2018 – L’arrivo improvviso
e inaspettato di 20 profughi trasferiti trasferiti dal centro di accoglienza di Crusinallo sfrattato dall’Amministrazione omegnese è stato accolto con perplessità e titubanza a Miazzina. In un borgo montano di 350 anime, il cui viavai è legato all’Eremo e ai turisti della stagione estiva, si fatica a comprendere quali attività d’integrazione possano svolgere i richiedenti asilo alloggiati a Villa Luigia, contando anche che gli spostamenti sono fortemente limitati dalla mancanza di mezzi di collegamento.
Eppure l’insediamento s’è reso necessario, anche in deroga ai “patti” presi dal ministero dell’Interno con i Comuni (2,5 profughi ogni mille abitanti, 6 al massimo nei centri sotto le duemila unità), perché gli ospiti di Crusinallo non possono essere lasciati per strada. Il sindaco miazzinese, Eugenio Viscardini, ricevuta la comunicazione dell’avvio dell’attività gestita dalla cooperativa Versoprobo di Vercelli, ha già incontrato il prefetto Iginio Olita, che ha garantito attenzione e un monitoraggio delle forze dell’ordine, anticipando che qualora si verifichino intemperanze di alcuni soggetti, si interverrà con le sanzioni previste dalla legge. È stata anche rappresentata la possibilità di sottoscrivere un accordo con il Comune per impiegare i richiedenti asilo in lavori socialmente utili per la collettività. Stasera alle 18 in municipio si terrà una riunione con i residenti nella quale il primo cittadino relazionerà sulla situazione e ascolterà le eventuali richieste provenienti dalla popolazione.
Nel frattempo la Lega Nord di Verbania va all’attacco del prefetto Olita, che ha concordato “direttamente con gli operatori economici, ovvero le solite cooperative, la distribuzione dei richiedenti asilo anche in quei Comuni della nostra provincia che attualmente hanno rifiutato l’accoglienza”. Il Carroccio, che si dice indignato dalla prevaricazione del prefetto, dice no all’ingerenza verso i sindaci e senza mezzi termini afferma che nell’accoglienza “il Vco ha già dato”.