VERBANIA – 20.01.2018 – Quando i carabinieri
arrivarono nel piazzale antistante lo stadio di via Farinelli, il 9 maggio del 2016, trovarono il limitatore del contatore Enel rimosso e nove caravan di giostrai allacciati alla rete della corrente elettrica. Erano i giorni della festa patronale di San Vittore, periodo in cui storicamente Verbania ospita la kermesse dei “baracconi” (negli ultimi anni in piazza Fratelli Bandiera) e nel quale le famiglie al seguito si insediano in città. Il titolare del contratto, colui che l’aveva sottoscritto con l’impegno di fruire di un certo numero di kilowatt (da qui l’uso del limitatore) non era presente al momento del controllo, ma finì denunciato per il furto di 1.000 euro – questo il valore stimato da Enel – di corrente elettrica. Otto mesi e 200 euro di multa è la pena chiesta per lui dalla Procura. Ma il giudice, assecondando la tesi del suo avvocato difensore Giuseppe Enrico Brusorio, non ha ritenuto prova sufficiente la titolarità del contratto per stabilire la responsabilità nella manomissione dei sigilli, tanto più che erano diversi gli utenti allacciati.