VERBANIA – 16.12.2017 – Il denaro, più di ventimila euro
contenuti in quattro buste, doveva essere nella cassaforte ma, quando fu aperta, di quella somma non c’era traccia. Per il furto dell’incasso di quattro giorni – nel novembre 2013 – al supermercato di Crevoladossola di cui era direttore, Bruno Salvati fu il primo sospettato. Le indagini si concentrarono su di lui che aveva le chiavi della cassaforte, che aveva problemi economici e necessità di soldi e che – nonostante fosse in ferie – il riscontro sulle celle telefoniche lo indicavano come presente in Ossola nei giorni degli ammanchi e non nel luogo di residenza. Con queste prove la Procura di Verbania ne ha chiesto il rinvio a giudizio a la condanna. Nel processo celebratosi ieri e nel quale è stato difeso dall’avvocato Melania Ruberto, è stato assolto per la mancanza delle prove che abbia commesso il fatto.