STRESA – 10.12.2017 – Dalla scorsa estate
si trovava a Stresa, ospite dei padri rosminiani, e sul Verbano ha trascorso l’ultima parte della sua lunga e impegnata esistenza. S’è spento ieri all’età di 94 anni monsignor Antonio Riboldi, per ventuno anni vescovo di Acerra, sacerdote di origine biranzola che ha speso l’intera sua missione nel sud Italia, soprattutto in prima linea contro la malavita organizzata e la camorra. Negli anni ’80, il periodo in cui imperversavano Raffaele Cutolo e la nuova camorra organizzata, dopo l’omicidio di un avvocato don Riboldi smosse le coscienze dei giovani studenti del liceo di Ottaviano spingendoli a creare il movimento studentesco schierato contro la malavita, il cui esempio ha mobilitato altri coetanei in tutta Italia. Prima di giungere in campagna il sacerdote era stato parroco in Sicilia, nel Belice terremotato, dove fu tra i primi a prestare soccorso alla popolazione. E, anche in tempi recenti, s’è sempre schierato in battaglie civiche, per esempio contro l’inquinamento della terra dei fuochi.