VERBANIA – 09.11.2017 – “Non vi è stata alcuna condanna

e, crediamo, mai vi sarà”. È una difesa a tutto campo e un contrattacco all’associazione “Amici degli animali” quello andato in scena ieri sera a Palazzo Flaim. Protagonista Silvia Marchionini, che sul “caso” dell’assessore all’Ambiente Laura Sau, rinviata a giudizio per abuso d’ufficio, nel rispondere a un’interpellanza dei gruppi di minoranza “Sinistra & Ambiente” e “CittadiniConVoi” sui motivi della mancata costituzione di parte civile, ha ribattuto seccamente. “Non esiste alcun conflitto tra il diniego dell’assessore e le intenzioni dell’Amministrazione, che avrebbe formalmente negato quel patrocinio”, ha detto il primo cittadino, che ha rimarcato come in allora “non solo e non tanto c’erano contenziosi aperti, come la ripetuta presentazione di denunce penali ai danni dell’Amministrazione tutte archiviate, ma soprattutto una campagna mediatica di costante maldicenza e continua critica che sfociava in denigrazione personale con aggressività e violenza inaccettabili”. “È del tutto naturale che tale tipo di attacco portasse l’Amministrazione a negare il patrocinio”.

Marchionini, che ha fatto intendere di aver sporto altre denunce contro l’associazione, ha ribadito che era in corso una “campagna mediatica di censura non motivata da dati oggettivi, ma spinta da violenze verbali e denigrazioni personali di soci o simpatizzanti che hanno portato al rinvio a giudizio di alcuni di essi”.

Nella questione di merito, cioè perché il Comune – indicato parte offesa dalla Procura – non agisca nel giudizio, ricordato che è facoltativo costituirsi parte civile, Marchionini ha affermato che “la costituzione nasce solamente quando sia stato accertato il reato” (in mattinata, per la cronaca, l’avvocato dipendente del Comune rappresentava l’ente come parte civile in un processo a tre imprenditori per turbativa d’asta, ndr).