VERBANIA – 09.11.2017 – Era rimasto coinvolto
nell’ottobre 2014 in un incidente d’auto a Domodossola, del quale peraltro non aveva piena responsabilità, e nello scontro con un’altra vettura (lui aveva tagliato la strada, l’altro conducente viaggiava oltre il limite di velocità) s’era fratturato una clavicola. È iniziato così, con il trasporto in ambulanza al Dea dell’ospedale San Biagio di Domodossola, il procedimento penale a carico di un giovane ossolano, mandato a giudizio per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Che avesse assunto cannabinoidi l’avevano stabilito le analisi di sangue e urine effettuate dai medici ospedalieri su richiesta degli agenti della Polstrada di Domodossola intervenuti per rilevare l’incidente. Analisi effettuate al di fuori del protocollo medico per la frattura alla clavicola e senza che venisse informato del diritto di nominare un difensore, motivi per i quali è stato assolto su richiesta del suo avvocato, Marisa Zariani. Essere neopatentato, aver provocato un incidente per di più in orario notturno potevano costargli caro. Il pm Maria Portalupi aveva chiesto una condanna di 10 mesi, 20 giorni e 3.556 euro di multa.