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s giovanni secca

VERBANIA – 05.11.2017 – Finalmente è arrivata la pioggia,

ma non è detto che basti. Se i 52,4 millimetri d’acqua caduti tra ieri (1,4) e stamane (51 alle ore 10,40, dati del pluviometro del Cnr di Pallanza) sono stati una manna per alleviare la siccità di terreni e montagne, serve molto di più per risollevare il Lago Maggiore, che è in grave deficit. Arpa ha già certificato che quello del 2017 è stato, con una media regionale di 3 millimetri, il mese di ottobre meno piovoso degli ultimi settant’anni. L’assenza di precipitazioni s’è fatta sentire sui livelli dei fiumi, delle falde acquifere e anche del Lago Maggiore. Stamane all’idrometro di Sesto Calende il Verbano era a -23,3 centimetri rispetto alla quota “zero”, quasi mezzo metro (44,8 cm) in meno dello stesso periodo dell’anno scorso e in deficit di circa 120 dalla media storica stagionale. Visivamente ci si rende conto dell’eccezionale magra dai letti del fiume a cielo aperto, dalle coste scoperte, dalle spiagge improvvisamente ricomparse.

La situazione non è destinata a migliorare se non ci saranno ingenti e prolungate precipitazioni, perché il lago si svuota proporzionalmente alla differenza tra afflussi e deflussi. Dal 28 ottobre a oggi la diga della Miorina è stata regolata per fare uscire 151,5 metri cubi al secondo di acqua. Rapportati agli afflussi, che negli ultimi tre giorni sono stati di poche unità superiori ai 100 metri cubi al secondo ma che nell’ultimo mese sono stati minori, producono sempre e comunque un deficit. 

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