VERBANIA – 04.11.2017 – Ma chi dice che la politica
non appassiona più? Anche al più distratto verbanese che oggi s’è concesso quattro passi in centro a Intra non può essere sfuggita la “battaglia azzurra” dei gazebo. In piazza Ranzoni, a meno di dieci metri l’uno dall’altro, si sono misurati i figli politici (naturali e/o non riconosciuti) di Forza Italia e del partito di Silvio Berlusconi, impegnati in una competizione a chi ha le idee migliori per il rilancio del derelitto Verbano Cusio Ossola. Da una parte, accanto all’ex Palazzo Pretorio, Michael Immovilli, Adrian Chifu e Francesco Sirtori, che si proclamano aderenti al club Forza Silvio ma che sono stati diffidati a usarne nome e simbolo, autenticavano le firme per il referendum provinciale che chiede il passaggio del Vco alla Lombardia. “Diamoci un taglio” è lo slogan scelto dal comitato che fa capo all’ex senatore ossolano Valter Zanetta. Zes, acronimo di Zona economica speciale, è la misura proposta da Forza Italia e dal coordinatore provinciale Mirella Cristina, che poco più in là, a ridosso del palazzo delle beccherie, raccoglievano a loro volta le firme per la proposta di istituire una sorta di zona franca nella provincia del Vco.
Due soluzione diverse da due anime politiche distinte – ma con un dichiarato leader comune – predicate a pochi metri di distanza in una sfida che è anche personale (Cristina ha denunciato due anni fa Immovilli per essersi appropriato dei mobili che si trovavano nella sede di Forza Italia e le due fazioni hanno in corso una lunga diatriba) e che, a prima vista, fa pensare che la politica appassiona ancora. Ma, a ben vederem solo quei pochi (una decina al massimo tra i due gazebo) che la frequentano e non le grandi masse. Per la cronaca nel duello delle firme pare abbia prevalso il referendum pro Lombardia, per il quale oggi si sono schierate circa 300 persone. Va anche precisato che il gazebo della Zes era solo pomeridiano.