VERBANIA – 01.11.2017 – L’operazione, se si chiuderà,
non sarà certo a breve ma, intanto, una data certa c’è. Il 16 novembre è la scadenza entro cui le società interessate a diventare socio di maggioranza al 60% in ConSerVco devono farsi avanti. Lo stabilisce l’avviso pubblico del Coub, il Consorzio dei rifiuti, che ha avviato una “indagine conoscitiva di mercato per acquisizione manifestazione di interesse relative a costituzione di società mista tramite cessione di azioni della società Con.Ser.Vco spa di Verbania e contestuale affidamento del servizio di igiene urbana”. In sostanza, seguendo l’indirizzo dell’assemblea dei sindaci, si cerca un partner privato che controlli la società pubblica e gestisca la partita rifiuti in tutto il Vco. È la cosiddetta “gara a doppio oggetto” che, però, se si farà sarà in una seconda fase. Il bando pone pochi limiti ai soggetti interessati. Sono richiesti come requisiti solamente l’iscrizione nel registro imprese, quella all’albo nazionale gestori ambientali, e avere in corso di svolgimento servizi di igiene urbana. Nulla si dice su dimensioni, fatturato e patrimonio dei possibili partner.
Che sia una fase interlocutoria è specificato più volte nel bando: “l’avviso costituisce unicamente un’indagine di mercato volta a verificare l’esistenza di soggetti privati potenzialmente interessati”, si legge nel documento, che chiarisce come “non determina sorgere di alcun obbligo per il Consorzio di prosieguo della procedura di gara a doppio oggetto” e come “il Consorzio, qualora ne ravvisasse motivazione per il tramite del competente organo Assembleare, si riserva peraltro la facoltà di non dare luogo alla richiamata procedura di gara”.
La sensazione è che, nonostante il chiaro indirizzo dato dai sindaci per la cessione del 60% delle quote e le annunciate levate di scudi dei sindacati contrari alla sostanziale privatizzazione di ConSerVco, il Coub proceda con la massima cautela e con idee non troppo chiare sul futuro. Del resto, se qualcuno si farà avanti, “con gli operatori industriali, (…) – prosegue l’avviso –, si intende svolgere successivamente alla manifestazione di interesse attività di verifica e valutazione comprensiva di analisi della situazione societaria, dei potenziali profili di sviluppo anche impiantistici preso atto di quanto definito per l’ambito territoriale del Vco dal piano regionale di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati”. In concreto “sarà definito incontro presso la sede consortile al fine di poter al meglio adempiere al mandato formulato dall’Assemblea consortile, procedendo ad analisi della situazione di fatto della società e degli impianti esistenti sul territorio e dei relativi costi per la loro dismissione e/o il loro mantenimento e delle possibili potenzialità di sviluppo dei servizi di gestione rifiuti nonché ricevere eventuali proposte operative a corredo della manifestazione di interesse”. A incontri terminati, il Coub relazionerà i sindaci rimettendo a loro una decisione definitiva “sulla prosecuzione della procedura di costituzione società mista con partner privato maggioritario”.