VERBANIA – 30.10.2017 – “L’accordo fiscale
sui frontalieri? La Svizzera preme ma l’Italia prende tempo: credo che se ne parlerà nella prossima legislatura”. A confermare che non sono affatto brevi, come vorrebbero i rappresentanti della Confederazione elvetica, i tempi per la ratifica dell’accordo internazionale tra i due paesi per la revisione della tassazione dei lavoratori frontalieri, è il presidente della Provincia del Vco Stefano Costa. Le trattative per rivedere le intese che risalgono al 1974 sono già state chiuse da parte dei negoziatori, funzionari statali il cui lavoro termina di fronte alle autorità politiche. Il trattato, infatti, per essere approvato deve passare da un voto parlamentare, che oggi è lontano. “Ne ho parlato la scorsa settimana con il viceministro dell’Economia Luigi Casero, presente a Stresa per un convegno – ha ribadito Costa, intervenendo in Consiglio provinciale su una mozione a tema frontalieri del consigliere di minoranza Luigi Spadone – e mi ha fatto capire che non è una proprità. Probabilmente se ne riparlerà dopo le elezioni”.
L'intesa prevede che i lavoratori frontalieri vengano sottoposti a una doppia tassazione sul reddito: oltre a quella alla fonte, in Svizzera, ci sarà un'integrazione in Italia la cui applicazione piena sarà adottata gradualmente in dieci anni.