VERBANIA – 27.10.2017 – I manifesti li aveva messi
il collega e concorrente, il farmacista aronese Emilio Arrigotti. Erano i giorni di Ferragosto del 2015 e, nell’era della liberalizzazione degli orari, affiggendo un cartello che annunciava la sua apertura anche nei festivi, cercava di attirare più clienti. Nel farlo, però, ha commesso il reato di “turbata libertà dell’industria e del commercio”. Per la concorrenza sleale nei confronti di Maurizia Grosini, titolare della farmacia di Dormelletto, il tribunale di Verbania l’ha condannato a 4 mesi e 300 euro di multa. Fu lui, ripreso anche dalle telecamere di videosorveglianza, a recarsi di fronte all’attività della collega e, coprendo i suoi orari, “promuovendo” la propria farmacia, che il cartello annunciava essere aperta. Fu la professionista di Dormelletto a sporgere denuncia perché – ha riferito al giudice Raffaella Zappatini – appreso da una cliente che sulla sua porta si trovava quella scritta che lei non aveva notato, aveva ricondotto lo scarso afflusso di clienti a quella sorta di pubblicità.
Il pm Anna Maria Rossi, nel chiedere la condanna, ha sottolineato il dolo del cartello affisso perché, come prevede il codice penale, la turbata libertà dell’industria e del commercio sussiste solo se viene adoperata violenza sulle cose o se vengono impiegati mezzi fraudolenti come, appunto, un cartello ingannatore che copre gli orari originali. Nel respingere le accuse Michele Franzosi, legale di Arrigotti, ha insistito sull’inesistenza di un fatto penale, anche perché l’Ordine dei farmacisti di Novara-Vco, che aveva ricevuto la segnalazione di Grosini, non aveva agito. Attendevamo la sentenza penale – ha detto il presidente dell’Ordine Cesare Lapidari, che probabilmente dovrà occuparsi sul piano disciplinare di questa vicenda conclusa con una condanna in primo grado ma anche con un risarcimento di 4.000 euro alla parte offesa, rappresentata dall’avvocato Carlo Ruga Riva.