STRESA – 23.10.2017 – È stato assegnato a Domenico Dara,
scrittore di 46 anni originario della Calabria ma trasferito in Lombardia, il premio Stresa di Narrativa. Ieri, nella consueta cornice del Regina Palace di Stresa, la 41esima edizione s’è chiusa senza il presidente della giuria critica Gianfranco Lazzaro. Assente per motivi di salute, è stato sostituito dalle figlie Lisa e Linda. Il giornalista Luca Gemelli ne ha letto un messaggio: "sono avvolto dal silenzio e da un profondo siderale ma ho voluto essere presente attraverso una lettera a questa edizione che vive ancora grazie ai lettori. La narrativa sta abbastanza male, uomini avvolti nell'abbraccio mortale del proprio io, ego freudiano".
In tanti hanno anche quest'anno riempito la sala del Regina Palace e come da tradizione i finalisti hanno presentato le proprie opere, in un dialogo con i giurati. "Il voto è stato abbastanza lineare, non è stato un testa a testa: la scelta è stata abbastanza perentoria" spiega Orlando Perera (guarda l’intervista), che insieme a Maurizio Cucchi, Marco Santagata e Piero Bianucci fa parte della giuria critica. Con 32 voti gli "Appunti di meccanica celeste" (Nutrimenti) di Dara, romanzo che rappresenta il piccolo mondo di Girifalco, ha trionfato. "È una costante nelle mie storie mettere a contatto storie del macrocosmo e storie del microcosmo. La fisica quantistica esce con il personaggio di Lulù il pazzo. La scienza è diventata un osservatorio di immagini", racconta il vincitore.
Secondo con 14 voti Giorgio Scianna con "La regola dei pesci" (Einaudi) in cui l'autore indaga l'universo adolescenziale sullo sfondo delle false promesse della Jihad. Terzo con 10 voti Alberto Rollo, autore di "Un'educazione milanese" (Manini Editore), quasi una dichiarazione d'amore al capoluogo meneghino, suo luogo di nascita e del cuore. Quarto Alberto Schiavone con "Ogni spazio felice" (Guanda), una storia di famiglia divisa da un muro di silenzio; e infine quinto Diego Marani, con "Vita di nullo" (La Nave di Teseo), che narra i legami forti in una cittadina di provincia. Marani nel 2002 si era aggiudicato il premio Stresa con "L'ultimo dei Vostiachi".
Targhe speciali della giuria sono state assegnate a Bruno Gambarotta con "Non si piange sul latte macchiato" a Laura Calderini con "Il segreto di Blanca", Alessio Bergamin con "Un'insolita armatura", Dada Montarolo con "Nessun messaggio nuovo", Maria Grazia Corradi con "Le radici del Mirto - donne ribelli contro la violenza". Riconoscimenti anche a due autori locali ai quali è stata attribuita una menzione speciale: "La ragazza col peluche" di Nicola Binda e Sara Capasso edito da Goalbook Edizioni e "L'angelo che scese a piedi dal Monte Rosa" di Alberto Paleari edito da Monte-Rosa Edizioni.
Elisa Pozzoli