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TORINO – 21.10.2017 – I conti della sanità piemontese

sono un buco nero, non si sa che cosa ci sia dentro e non vengono esibiti. È la richiesta de consigliere di minoranza Gian Luca Vignale di avere accesso – come gli consente la legge, nello svolgimento del suo mandato – ai documenti contabili delle Asl piemontesi il “caso” che agita la Regione, fa discutere il Pd e crea attriti istituzionali. Lo certifica la lettera con cui il democratico Mauro Laus, presidente dell’assemblea regionale, scrive al direttore generale della Sanità (ma anche, per conoscenza, al governatore Sergio Chiamparino, al suo vice Aldo Reschigna e all’assessore alla Sanità Antonio Saitta, massimi esponenti Pd), sollecita l’invio dei documenti. E lo fa con toni perentori, anticipando il ricorso a un giudice. “Qualora la documentazione e le informazioni in oggetto continuassero a non pervenire, l’Ufficio di Presidenza, suo malgrado si vedrà costretto ad agire in giudizio in sede civile e amministrativa”, scrive in coda alla missiva.

Vignale chiede i bilanci trimestrali di Asl e Aso, sia quello generale, sia quelli singoli. E, siccome non gli vengono esibiti e il ritardo è diventato di mesi, ciò accresce in lui il sospetto che ci sia qualcosa che susciti perplessità e che in qualche modo potrebbe essere “delicato” per la Regione, che della messa in sicurezza dei conti della sanità – con azioni da lacrime e sangue sul bilancio – ha fatto un proprio cavallo di battaglia dal 2014 a oggi. 

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