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confine

VERBANIA – 17.10.2017 – Ottantacinque proiettili

calibro 9, chiusi in una custodia di plastica con combinazione e sigillata. È questa la scoperta che un anno e mezzo fa i doganieri in servizio a Piaggio Valmara fecero nell’ispezionare il camion condotto da Giuseppe Staglianò Sestito, un autotrasportatore incaricato di prelevare merci e beni dalla Svizzera per portarli in Calabria. Tra i pacchi che gli erano stati affidati c’erano gli effetti personali di un connazionale residente nel Canton Grigioni che aveva avuto una disavventura con la polizia e era stato arrestato. Un cugino del detenuto, cui era stata sequestrata una pistola calibro 9 regolarmente detenuta ma usata per sparare in aria in una lite, aveva messo insieme i mobili per liberare l’appartamento dal quale il congiunto era stato nel frattempo sfrattato, consegnandoli al camionista. Il quale era all’oscuro del contenuto di quella valigetta che venne aperta al Confine, per il possesso della quale è stato processato per violazione della normativa sulle armi al tribunale di Verbania. Il giudice Raffaella Zappatini l’ha assolto riconoscendone la buona fede dimostrata dalle testimonianze dei parenti del detenuto che predisposero il carico. 

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