VERBANIA – 16.20.2017 – Tutti assolti in tutti i processi.
È iniziata e finita quella sera, senza strascichi penali, la zuffa scoppiata il 6 aprile del 2013 all’esterno del pub “Il bucaniere” di Possaccio. Protagonisti quattro uomini, due italiani e due di nazionalità marocchina, che avevano litigato e che erano finiti a mettersi le mani addosso e a lanciarsi oggetti vari fino all’arrivo dei carabinieri, che placarono gli animi, riportarono la calma e… scrissero. Dall’annotazione di servizio alla denuncia ci fu un primo processo per rissa concluso, già nel 2014, con la derubricazione del più grave reato in lesioni semplici, che sono punibili solo su querela di parte. Ma poiché nessuno dei presenti quella sera a Possaccio aveva sporto denuncia, il giudice sentenziò il non luogo a procedere. Ma stabilì anche l’assoluzione per il reato di danneggiamento aggravato poiché, nel clou della zuffa, qualcuno aveva lanciato un manubrio da palestra contro il plateatico del locale. Come “coda” di quel procedimento era rimasto aperto quello a carico dei soli due marocchini per gli stessi fatti con una sola variante, l’accusa di danneggiamento per un palo della segnaletica stradale divelto rinvenuto dai militari sul posto. Su richiesta dello steso pm Anna Maria Rossi il giudice Raffaella Zappatini ha pronunciato sentenza di assoluzione perché non sono emerse prove che il fatto fosse avvenuto quella sera per colpa di uno dei presenti.