VERBANIA – 11.10.2017 – “Siamo all’inizio di una nuova fase
e non dobbiamo fare errori”. È concreto, fisso sul presente e sul futuro prossimo, lo sguardo che Vincenzo Boccia mostra agli industriali del Verbano Cusio Ossola. Ieri l’imprenditore campano, da un anno al timone di Confindustria, è stato ospite dell’annuale assemblea dell’Unione industriale Vco, fissando il delicato momento dell’economia italiana e internazionale. “Presto ci sarà la legge di bilancio, poi la fase della campagna elettorale – ha detto all’incontro tenutosi al teatro “Maggiore” di Pallanza –. Non dobbiamo fare errori perché siamo all’inizio di una fase nuova: finirà il quantitative easing e cambieranno i tassi di interesse; e la Cina cercherà di entrare nel mercato più grande del mondo, l’Europa. Ci serve una grande stagione di riforme”. Per Boccia una ripresa che finalmente pare farsi concreta, è una creatura da difendere e far crescere. “La questione industriale deve diventare una delle grandi questioni del paese. Abbiamo davanti a noi un anno affascinante e difficile, in cui dobbiamo avere a cuore il pensiero economico ma anche l’idea di una società inclusiva e aperta”.
Il numero uno degli industriali era ospite d’onore di un incontro molto partecipato. Il foyer del teatro era stracolmo di imprenditori, operatori economici, rappresentanti istituzionali e sindacali. C’erano il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, il presidente della Provincia Stefano Costa, i sindaci di Verbania e Omegna Silvia Marchionini e Paolo Marchioni, il vicesindaco di Domodossola Angelo Tandurella, il prefetto Iginio Olita, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli, il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, il presidente della Camera di commercio Cesare Goggio, il vicedirettore regionale di Bnl Carlo Fazzi con il referente per le province di quadrante Dario Viglianco.
Il ruolo del padrone di casa l’ha recitato Umberto Locatelli, che da presidente dell’Unione industriale veleggia verso il centenario dell’ente, che cadrà tra due anni. “Abbiamo tutta l’intenzione – ha detto – di mantenere la nostra autonomia e di andare avanti da soli, un compito non facile in questi tempi, visto anche quello che succede alla Camera di commercio, ma che finché ci sarò io sarà prioritario”.
La vicinanza ai territori e alle realtà periferiche l’ha rimarcata anche Boccia, che s’è soffermato anche sul tema dell’innovazione e di industria 4.0. In questo senso l’Unione industriale sta promuovendo il progetto Evo-Vco le cui linee guida sono state illustrate da Daniele Menzio, intervenuto al dibattito insieme al vicepresidente dell’Unione industriale del Vco Michele Setaro, al professor Alberto Bubbio dell’Università Cattaneo di Castellanza e al deputato Lorenzo Basso, membro della Commissione Attività produttive della Camera.