MILANO – 11.10.2017 – Cento milioni di euro
per gli azionisti più poveri “traditi” da Veneto banca e popolare di Vicenza. È questa la somma che l’ad di Intesa Sanpaolo Carlo Messina ha annunciato d’aver stanziato per la seconda fase dell’integrazione tra il suo istituto e le ex popolari venete poste in liquidazione. Non si tratta di rimborsi, né di erogazioni in contanti, ma di quote di fondi monetari immediatamente liquidabili e legate all’andamento dei titoli di Stato che saranno istituite nell’arco di un lustro. La platea dei beneficiari è di circa 30.000 persone, di cui 2.000 circa di ultraottantenni. Si tratta di persone fisiche con redditi inferiori ai 30.000 euro e patrimonio immobiliare ridotto (15.000 euro), con un occhio di riguardo per disabili, orfani, anziani… La cifra massima assegnabile è di 15.000 euro.