PADOVA – 10.10.2017 – La figlia malata di leucemia
non si sottopose alla chemioterapia e per la sua morte ora rischiano il processo per omicidio colposo. La Procura di Padova ha chiesto il rinvio a giudizio per Lino Bottaro e Rita Benini, i genitori di Eleonora Bottaro, la diciottenne padovana stroncata da una leucemia linfoblastica un anno fa. La sua vicenda, che occupò le cronache nazionali, ebbe eco anche sul Verbano perché la giovane, nel tentativo di guarire con altre cure che non prevedessero la chemioterapia, in due occasioni era stata ricoverata all’ospedale San Giovanni di Bellinzona, in Canton Ticino. Eleonora era poco più che maggiorenne il giorno che morì, dopo un anno di calvario iniziato con la diagnosi di una malattia violentissima e a altissima mortalità. Una malattia che non fu curata con le teorie mediche più comuni accettate dai dottori. I coniugi Bottaro erano contrari alle chemioterapie e la ragazza non vi si sottopose. Per l’accusa quello dei genitori fu un comportamento colposo, che creò nella giovane un’avversione per quei trattamenti e la falsa speranza che con altri sistemi avrebbe avuto maggiori speranze. La difesa, invece, sostiene che la ragazza era conscia di ciò che le stava accadendo e che la scelta fu consapevole o, comunque, non avversata dai tutori legali che nel frattempo – quando il caso ebbe anche ribalta mediatica – il tribunale aveva nominato. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 1° dicembre per ascoltare un perito medico.