VERBANIA – 10.10.2017 – Veniva da Salerno,

era docente in graduatoria, nel Vco aveva raccolto sparse supplenze di diritto nascondendo però a tutti il suo passato e i precedenti penali. Falso ideologico è l’accusa per la quale il tribunale di Verbania ha condannato a 10 mesi P.D.F., già “prof” al “Cobianchi” di Verbania, al “Dalla Chiesa-Spinelli” di Omegna, ma anche alle medie di Baceno e all’agrario “Fobelli” di Crodo.

È nel paese antigoriano che era scoppiato nel 2014 il “caso” del docente che, dopo aver ricevuto un verbale per divieto di sosta dai carabinieri della locale stazione, s’era recato in caserma protestando vivacemente. I militari avevano effettuato un controllo in banca dati, dal quale erano emersi i precedenti e avevano iniziato a informarsi su di lui, anche presso l’istituto e i colleghi. S’era così scoperto che D.F. era stato condannato per simulazione di reato e falso. Alla Polfer di Genova aveva segnalato di essere stato rapinato da una persona ignota dopo aver prelevato qualche centinaia di euro al bancomat. L’agente che stava raccogliendo la denuncia era rimasto sorpreso perché, trovandosi in servizio nell’ora e nel luogo indicati, non s’era accorto di nulla. Incalzando quindi il suo interlocutore, aveva ottenuto come risposta la rinuncia a presentare denuncia, che aveva portato a ulteriori approfondimenti, il cui esito erano state una decina circa di denunce simili, concluse con il rimborso del denaro rapinato da parte dell’assicurazione.

Per uno di questi casi il docente di diritto era stato processato e condannato per simulazione di reato, una circostanza che ha omesso di indicare quando ha accettato la supplenza al “Fobelli”. Ha, in sostanza, commesso un falso, punito dal giudice Marta Perazzo – il processo s’è tenuto con rito abbreviato – con 10 mesi, gli stessi richiesti dal pm Chiara Radica. L’uomo, difeso dall’avvocato Marcello Bologna, non si trova in Italia. L’ultimo domicilio dichiarato è a New York, ma ora vive a Budapest, in Ungheria.