VERBANIA – 09.10.2017 – Un lungo stop e un conto salato.
Ci vorranno tre mesi di tempo e più di 820.000 euro per liberare dai detriti e rendere di nuovo percorribile la strada provinciale 75 della Val Cannobina che dalle 7,15 di sabato mattina è interrotta all’altezza di Ponte Falmenta. Dalla parete rocciosa, per un’altezza di cento metri, si sono staccati oltre 500 metri cubi di materiale, piombato sull’arteria che collega la Valle Vigezzo al Verbano, danneggiandola gravemente. Il conto dei lavori l’hanno presentato i tecnici, il geologo della Provincia e coloro che hanno effettuato per tutto sabato sopralluoghi, scattato fotografie, ripreso con i droni la zona franata. Il report è stato illustrato oggi pomeriggio a Villa Taranto al tavolo presieduto dal prefetto Iginio Olita e che ha visto presenti tutti i rappresentanti istituzionali e delle forze dell’ordine coinvolti. L’onorevole Enrico Borghi ha annunciato di aver già chiesto lo stato di calamità che, passando da Torino a Roma, dalla Regione allo Stato, potrebbe permettere l’intervento della protezione civile nazionale. Intervento che non può che significare stanziamento perché qualcuno i lavori devono pagarli, e non possono essere i Comuni – che non hanno denaro – né tantomeno la Provincia che, seppur titolare della strada, non ha in cassa nemmeno le somme per la manutenzione straordinaria, figuriamoci per questa messa in sicurezza.
I lavori tecnicamente consisteranno nel disgaggio del materiale a rischio crollo e nell’ancoraggio delle rocce a rischio, con posa di una doppia rete paramassi. I sindaci dei comuni di valle hanno, dal canto loro, chiesto la realizzazione di una passerella pedonale che spezzi l’isolamento della Cannobina. A prescindere dalla fattibilità e dalle risorse, non se ne parlerà per almeno un mese, perché la prima fase sarà quella della rimozione e del ripristino della sicurezza.
Se i tempi sono lunghi, le esigenze quotidiane non possono aspettare. Va rafforzato il servizio sanitario e di emergenza, che coinvolgerà gli enti di soccorso di Cannobio e della Val Vigezzo. Ma va soprattutto trovata una soluzione alla quindicina di studenti che ogni giorno devono scendere a Cannobio o a Verbania per frequentare la scuola. Mercoledì mattina a Cannobio si terrà una riunione proprio per affrontare il problema, la cui soluzione prospettata è l’ospitalità al lago degli alunni di valle per il periodo dell’interruzione.