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CAVAGLIO S. – 04.10.2017 – Solo stamane è stato possibile

recuperare la salma di Gian Piero Mosini, il 66enne cercatore di funghi di Premeno che ieri pomeriggio ha perso la vita nei boschi della Val Cannobina. Sagf e Soccorso alpino, che avevano individuato il corpo attorno alle 19,30, hanno atteso la mattina e la luce del sole per completare le operazioni di recupero con l’aiuto dell’elicottero del 118. La salma è stata imbragata e portata allo stadio comunale di Cannobio, dove a attenderla c’erano i parenti, già avvisati il giorno prima. Mosini, pensionato celibe e senza figli che viveva a Premeno con la sorella, s’era avventurato nei boschi di Cavaglio Spoccia insieme a un amico, proprietario di una baita in zona Arnasc. Attorno alle 13,30 l’amico ne ha udito distintamente le urla, seguite dal silenzio. Ha così avvisato i soccorsi, che hanno iniziato a perlustrare la zona, trovando il gerlo e i segni inequivocabili di una caduta. Dopo parecchie ore e non senza difficoltà la salma è stata avvistata sul greto di un torrente, precipitata per parecchi metri in un burrone.

Quello di Cavaglio Spoccia è il secondo incidente mortale che ha come protagonisti cercatori di funghi nell’ultima settimana nel Verbano. Mercoledì scorso a Bieno aveva perso la vita per una caduta Doriano Poscia, 67enne ex vigile di San Bernardino Verbano. 

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