VERBANIA – 02.10.2017 – Erano in due – un ragazzo
e una ragazza – vestiti come hippie, viaggiavano con andatura incerta e lenta sulla statale a bordo di un’auto con targa straniera. È iniziato così, il 21 luglio del 2015, il controllo stradale dei carabinieri del Radiomobile di Arona che ha portato alla denuncia di Baptiste Irigaray, un giovane francese che è finito a processo per il possesso ingiustificato di un’arma bianca. Ai militari che li avevano fatti accostare a bordo della ss 33 a Dormelletto, attorno alle 19,30 di una sera d’estate, i due sono sembrati alquanto strani, anche un po’ sospetti. In quel periodo s’erano verificati furti in appartamento in zona e i carabinieri controllavano presenze insolite. Dopo aver verificato i documenti e appurato l’identità di Irigaray e della ragazza al suo fianco, un carabiniere notò che sul cruscotto, in piena vista, c’era un coltello con una lama lunga 22 centimetri. Gli chiese a che cosa servisse ma l’autista, che pure parlava italiano, si limitò a raccontare la storia secondo cui erano artisti di strada che girovagavano in cerca di luoghi per esibirsi. Il racconto non convinse il militare, che sequestrò il coltello e denunciò il giovane francese, finito però assolto dal giudice Rosa Maria Fornelli del tribunale di Verbania per la particolare tenuità del fatto.