BAVENO – 30.09.2017 – Assenze, proteste

e polemiche (social e non). È al vetriolo la coda dell’ultimo Consiglio comunale di Baveno, che s’è riunito giovedì sera per approvare – tra gli altri punti all’ordine del giorno – il bilancio consolidato e l’assetto delle partecipate, un obbligo di legge che ha come scadenza tassativa il 30 settembre. Ai due gruppi di minoranza “Obiettivo comune” e “Baveno futura” la convocazione è arrivata il 23 settembre, cioè con meno dei 5 giorni canonici previsti dal regolamento per le sedute ordinarie. Poiché non è la prima volta che le minoranze hanno a che dire su questioni tecniche e di forma, ne è seguito uno scambio di e-mail in cui il sindaco Maria Rosa Gnocchi ha spiegato trattarsi di convocazione straordinaria con un minor anticipo. Non convinti, i due gruppi hanno disperato in segno di protesta l’assemblea municipale.

Il Consiglio s’è tenuto lo stesso, la maggioranza ha approvato le sue proposte e il clima s’è invelenito quando, su Facebook, il consigliere Emanuele con deleghe a “Comunicazioni, Trasparenza, Cultura e Servizi educativi”, a Consiglio concluso ha postato un selfie provocatorio (nella foto) con i banchi vuoti e una stilettata alle minoranze che “proprio di lavorare per la Città di Baveno non ne vogliono sapere...”.

È stata la scintilla che ha innescato la polemica. Nel pomeriggio Marco Marchioni per “Obiettivo comune” e Camilla Cordero Zacchera per “Baveno Futura” hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno ribadito le contestazioni sui tempi di convocazione del bilancio – che si ripeterebbero da tempo –, criticando l’atteggiamento della maggioranza e preannunciando battaglia per l’annullamento degli atti e il ripristino della legalità in cui non si esclude nemmeno il ricorso al Tar.