1

ex pretorio intra negozio
VERBANIA – 31.05.2015 – Cedere il negozio per

fare cassa. Salvare un pezzo di storia verbanese e non perdere una “vetrina” in piazza. Sono queste le due correnti di pensiero sulla vendita del piano terra della Delegazione civica di Intra (l’ex Pretorio) che l’Amministrazione comunale ha inserito nel Piano delle alienazioni. 181.300 euro è la perizia di stima dei locali fino a qualche mese fa affittati a un negozio di abbigliamento (l’affitto: 8.847 euro l’anno) che per tanti anni sono stati la “Casa della gomma”.

Quelle due vetrine sul lato di piazza Ranzoni sono ciò che rimane in mano al pubblico del palazzo che fu sede del comune di Intra e, ancor prima, probabilmente il luogo in cui il 16 febbraio 1393 Giovanni Galeazzo Visconti diede ordine di pubblicare gli Statuti di Intra, Pallanza e Vall’Intrasca. Quei locali si suppone siano state la cella di sicurezza, la prigione del Pretorio intrese.

Il palazzo, chiuso nel 2013 per i danni del tornado, è stato ristrutturato e fino a oggi ospita la sede del Consorzio dei Servizi sociali del Verbano. L’ente ha già annunciato il trasloco in viale Azari, dove già si trova il centro diurno. Nei prossimi mesi ci sarà dunque da decidere che cosa fare di quel luogo, che potrebbe avere anche uno sbocco cultural-turistico, nel quale il negozio possa diventare, appunto, vetrina, oppure un punto di informazioni.

Questa tesi è sposata da Renato Brignone di Sinistra & Ambiente, che venerdì è intervenuto in Commissione Finanze per prendere posizione contro la vendita. “Ma a Firenze Renzi venderebbe un pezzo di Palazzo Vecchio? – si domanda il consigliere di minoranza –. Ma davvero è possibile che nessuno in maggioranza si indigni? Si vendono le case popolari anziché fare un progetto magari innovativo; si vendono pezzi di palazzi storici; si spende invece per concorsi (vigili) e per progetti (piazza mercato) e tutto questo per quale disegno di città???”. Dello stesso parere anche Marco Parachini di Comunità.vb, le cui obiezioni sono state respinte dal sindaco, decisa a tirar dritto.

Il piano delle alienazioni sarà discusso mercoledì sera in Consiglio comunale. E tratta anche un’altra spinosa questione è quella di via Case Nuove. Dopo un lungo tourbillon di polemiche e in attesa del responso della Commissione d’indagine riservata (che con oggi, 31 maggio, “scade” e dovrà solo presentare la relazione al Consiglio comunale), sarà venduta. L’ultima decisione del sindaco è di riservare 4 appartamenti a edilizia convenzionata, cioè vendute a prezzo popolare a persone in possesso di certi requisiti, anche di reddito; e di vendere gli altri 11 al libero mercato. L’ufficio Patrimonio del Comune stima il palazzo 2,75 milioni di euro, quasi 400.000 euro in più di quanto speso per costruirlo.

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.