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VARESE – 28.09.2017 – Il suo studio era un appartamento

di Varese, ma ha visitato e operato anche a Verbania, al domicilio di un paziente. È finita con la denuncia della Guardia di finanza la seconda “carriera” che un sessantenne ex agente immobiliare di Varese s’era inventato per sbarcare il lunario, pare anche con buoni riscontri economici. L’uomo aveva conseguito una laurea in chirurgia estetica a Belgrado, un titolo che in Italia non è riconosciuto e che ha il valore di carta straccia. Un titolo sufficiente per procacciarsi un po’ di clientela e mettere in piedi una vera e propria attività, illegale, improvvisata e pericolosa. Sono state le iniziazioni di acido ialuronico applicate a una donna ucraina a far partire denuncia e indagini. Una volta sulle tracce del medico, le Fiamme Gialle di Varese hanno effettuato una scoperta sconcertante dietro l’altra. Prima hanno accertato i titoli professionali inesistenti, poi hanno verificato che l’attività si svolgeva in un appartamento con rudimentali attrezzature e senza la dovuta sterilizzazione. Un paziente ha raccontato di essere stato trattato non in ambulatorio ma su una scrivania, dove s’è posizionato per farsi estrarre una cisti dalla schiena. Non possedendo licenze né autorizzazioni, il finto chirurgo estetico reperiva medicinali e farmaci in maniera illecita, tramite contatti in società del settore. E non rilasciava fatture, incassando tutto in nero.

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