VERBANIA – 28.09.2017 – Ha resistito 134 anni
ma da oggi non c’è più. Solo la più grande – e meno facilmente asportabile – insegna luminosa ricorda la storia della “Banca popolare di Intra”. Questa mattina gli operai hanno sostituito le targhe di ottone all’ingresso dell’ex sede di piazza Aldo Moro issando i vessilli di Intesa Sanpaolo cancellando una altro pezzo di una storia iniziata nel 1873. Il 20 novembre di quell’anno, nella sala del Ridotto del teatro Sociale di Intra nacque la Banca popolare di Intra, voluta dagli imprenditori locali come volano per gli affari e l’economia. Dieci anni più tardi fu inaugurato l’elegante palazzo progettato dall’ingegner Alfonso Ceretti, che è stato sino agli anni Duemila l’ombelico di un piccolo mondo che s’è disgregato sotto i colpi del crac Finpart e della conseguente poco felice scelta di fusione con Veneto Banca, che ha trascinato con sé nel baratro dei suoi pasticci ciò che restava della Intra. Oggi si calano le insegne e Intesa Sanpaolo prepara il nuovo corso, con le incognite sul personale, le sedi e gli sportelli ma con la certezza che l’epoca della banca del territorio è finita per sempre.