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CLIVIO – 27.09.2017 – Per due volte

ha cercato di passare la dogana, ma la seconda gli è costata cara. È sotto sequestro la motocicletta bolide “fatta in casa” che un uomo originario del Varesotto ma residente da anni in Svizzera ha cercato di introdurre in Italia. L’antefatto risale a qualche giorno fa. Di notte, al posto di confine di Gaggiolo si presenta un furgone sul quale è stivata una moto assemblata con pezzi non originali, di marche e modelli diversi. Un motociclo home-made del valore stimato di 20.000 euro che non può entrare in Italia perché la documentazione non è in regole e la provenienza dei pezzi non è accertabile. Il furgone viene rispedito in terra elvetica ma la segnalazione si diffonde agli altri posti di confine e giunge a Clivio dove, come sospettavano le Fiamme Gialle, qualche giorno dopo la scena si ripete, ma con esiti diversi perché la moto viene sequestrata. 

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