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VERBANIA – 14.09.2017 – Un contributo economico straordinario,

una sorta di “elemosina” politico-istituzionale. Le casse provinciali sono talmente vuote che pure 6.000 euro sono una cifra difficile da sostenere, anche se necessaria per la manutenzione della più grande scuola superiore della Provincia. Lo dimostrano, oltre che la riduzione dei giorni di apertura decisa dal consiglio d’istituto su richiesta della Provincia per risparmiare sulle spese di riscaldamento, il contributo straordinario concesso la scorsa settimana dal Comune di Verbania. Che, trattando l’ente superiore alla stregua di una qualunque associazione, andando un po’ oltre i propri compiti e sopperendo a quelli altrui (l’edilizia scolastica, fino a prova contraria e a diverse disposizioni di legge, spetta alle Province), gli ha accordato un contributo straordinario di 6.000 euro “per interventi di manutenzione”.

Si tratta di un’anomalia, al punto che per giustificarla la giunta Marchionini, nella delibera che accorda lo stanziamento, ribadendo “la competenza della Provincia per le scuole secondarie di secondo grado” ma anche rimarcando “le note difficoltà di Bilancio della Provincia stessa” usa come motivazione l’importanza dell’istituto e del suo decoro. “L’istituto Cobianchi – si legge nel documento – rappresenta una eccellenza scolastica e pertanto il decoro dell’Istituto stesso, frequentato da studenti provenienti da tutta la Provincia e Regioni limitrofe, veicola l’immagine della Città di Verbania ed il prestigio delle proprie scuole anche secondarie di secondo grado”. Da qui “in via eccezionale”, il contributo straordinario di 6.000 euro “da destinare specificatamente al miglioramento del decoro dell’Istituto scolastico Cobianchi” e da rendicontare con le fatture.

Se da un lato questo denaro sarà utile agli studenti (creando anche un precedente per le altre scuole superiori verbanesi, sempre che siano considerate anch’esse eccellenze che veicolano l’immagine della città), dall’altro – tralasciando l’amor proprio di un ente che s’è ridotto a chiedere 6.000 euro di contributo a un Comune – mettono purtroppo ancora una volta in evidenza l’insostenibilità dei tagli e delle pseudo-riforme che hanno solo tolto risorse e messo in difficoltà i servizi, l’edilizia scolastica ma anche la manutenzione delle strade.

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