TORINO – 08.09.2017 – Bruxelles-Roma-Torino-Vco.
Parte dall’Europa e raggiunge anche Pallanza il problema di sovraffollamento delle carceri. Il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa ha, in un certo senso, “tirato gli orecchi” al nostro Paese per il sovrannumero dei detenuti nelle strutture penitenziarie. È, questa, l’occasione per il garante piemontese dei detenuti, Bruno Mellano, per denunciare la situazione della regione. E del carcere di Verbania, il terzo per sovraffollamento dopo Vercelli (131,60%) e Ivrea (130,96%) con un tasso di 128,30%. “In Piemonte – spiega Mellano – nelle statistiche ufficiali a fine agosto c’erano 4.131 detenuti su una capienza regolamentare di 4.048 posti, ma questo dato è del tutto falsato da posti letto non attualmente disponibili. La Casa di reclusione di Alba, per esempio, è stata formalmente riaperta a luglio ma la struttura utilizzabile e utilizzata è solo quella di una palazzina a sé stante. A Cuneo i due padiglioni vecchi, ex-Giudiziario e Cerialdo, sono chiusi, rispettivamente dal 2010 e dall’ottobre 2016, così la capienza non è quella indicata di 427 posti ma solo di 192. E così in molti dei 13 istituti penitenziari piemontesi la realtà e diversa dalla rappresentazione dei numeri delle statistiche ufficiali”.