VERBANIA – 06.03.2015 – Uno moltiplica, l’altro si dimezza.
Dopo la nascita del Fronte nazionale che ha unito Giorgio Tigano (ex Comunità.vb) e Sara Bignardi (eletta con la Lega ma in rotta col partito) nuovi cambiamenti modificano la geografia dei gruppi di minoranza in Consiglio comunale.
A Palazzo Flaim era atteso lo sbarco ufficiale della querelle azzurra che vede contrapposti Mirella Cristina e Lucio Scarpinato da un lato, Michael Immovilli e Adrian Chifu dall’altro. Gli ultimi due hanno comunicato la costituzione di un gruppo autonomo che – parole di Immovilli – si chiamerà Forza Italia Berlusconi e non semplicemente Forza Italia. Cristina, capogruppo dell’originale Fi, nega la possibilità degli ex colleghi a “mettersi in proprio” sotto le sue stesse insegne. La decisione, dopo una breve schermaglia a distanza in aula tra le due anime berlusconiane, è stata rinviata alla riunione dell’Ufficio di presidenza che si terrà domani.
La novità principale, inattesa, è la fuoriuscita di Stefania Minore dal gruppo del M5S. A comunicarla, a inizio seduta, è stato il presidente Diego Brignoli. I diretti interessati non hanno fornito spiegazioni in aula ma oggi se le sono cantate a distanza. Una nota stampa diffusa dal movimento accusa Minore di non interpretare il ruolo di portavoce delle decisioni collegiali e collettive dei pentastellati di Verbania e, richiamandola alla correttezza, la invita a dimettersi per lasciare il posto a una persona più in sintonia con la filosofia grillina.
La diretta interessata, che entra nel gruppo misto, accusa il capogruppo Roberto Campana di aver ostacolato il suo ruolo di controllore e nega con forza di aver violato il mandato con gli elettori.
A otto mesi dal debutto ufficiale nella politica verbanese i Cinque stelle locali si dividono, portando alla ribalta anche sul piano locale i problemi di convivenza e di condivisione che da mesi tengono in fibrillazione il movimento a Roma.