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car coltello stresa

GIGNESE – 29.08.2017 – Ha patteggiato

un anno di libertà controllata il giovane dominicano arrestato la scorsa notte per aver opposto resistenza ai carabinieri, minacciandoli con un coltellaccio da cucina. José Joaquin Duarte Dilone, 28 anni, residente nel Varesotto ma domiciliato a Vezzo di Gignese – dove lavora come inserviente di cucina in un ristorante – ieri sera, in stato alterato, s’era recato in un locale del paese con una spranga e un coltello alla ricerca di un cugino con il quale, per motivi familiari, s’è azzuffato dando vita a una lite sedata dal titolare e da altri avventori e conclusa con il ritorno a casa dell’uomo. Che, a circa un’ora di distanza, ha ricevuto a domicilio la visita dei militari della stazione di Stresa e del Radiomobile i quali, intervenuti al bar, avevano sequestrato il coltello. Nella piazza della frazione su cui s’affaccia l’abitazione del sudamericano le sue urla si udivano distintamente. Gli uomini agli ordini del maresciallo James Lui non erano intenzionati a intervenire, ma di fronte alle grida hanno provato a suonare il campanello. Dopo ripetuti squilli, Duarte Dilone s’è presentato sull’uscio seminudo – indossava i soli slip – e in stato di ubriachezza, reggendo nella mano destra un coltello simile a quello rinvenuto nel locale. Le ripetute sollecitazioni a depositare l’arma sono andate a vuoto e quando, anziché gettare il coltello, ha cambiato l’impugnatura rivolgendo la lama all’interno quasi a voler sferrare un fendente, il comandante della stazione ha deciso di immobilizzarlo con lo spray al peperoncino in dotazione ai militari. Attinto al volto, il giovane s’è accasciato a terra e ha iniziato a gridare. Soccorso e arrestato, ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della stazione e oggi s’è presentato di fronte al giudice Raffaella Zappatini per la convalida dell’arresto. Al giudice ha spiegato di non avere intenzione di aggredire, ma che si trovava a casa sua e non dava fastidio ai carabinieri. L’arresto è stato convalidato e il dominicano ha patteggiato una pena di dodici mesi di libertà condizionata.

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