VERBANIA – 17.08.2017 – Già soccombenti
nel primo grado di giudizio (e in attesa del secondo), Comune di Verbania e European nautic service, vale a dire il gestore e il concessionario del porto turistico di Pallanza affondato, con quasi tutte le barche ormeggiate, nella notte del 10 ottobre 2013, hanno perso ancora. Il 4 agosto scorso il tribunale di Verbania ha sentenziato a favore di altri quattro proprietari di natanti danneggiati, aggiungendo questi nuovi risarcimenti al conto della sentenza già emessa per i primi undici.
Stabilendo che l’affondamento fu corresponsabilità dell’ente pubblico che non ha vigilato, e del concessionario che non ha effettuato adeguata manutenzione, il tribunale di Verbania aveva quantificato in 244.106,95 euro i risarcimenti ai proprietari delle imbarcazioni danneggiate che avevano intentato causa. La gran parte di questa somma è “in solido”, cioè entrambi sono tenuti a pagarla, o parzialmente, o per intero secondo la formula che il primo che paga libera l’altro. Solo per una delle undici cause il Comune – cui è stata addebitata la perizia del consulente tecnico – ha chiesto e ottenuto la manleva dalla propria assicurazione. Nella seconda tranche delle quattro cause la cifra totale da risarcire si aggira sui 47.000 euro ma, contrariamente alle altre, è previsto l’intervento dell’assicurazione. Per dare seguito agli obblighi, in quanto la Corte d’Appello di Torino ha negato la sospensione della sentenza, a Palazzo di Città hanno impegnato già circa 63.000 euro, cui ne sono stati aggiunti in questi giorni altri 76.000. Una cifra considerevole, che però potrebbe non bastare perché è facoltà del creditore (chi ha vinto la causa) chiedere l’intera somma anche a solo uno dei due, e in questo caso il Comune è certamente molto più solvibile rispetto all’European nautic service. Quindi non è escluso che, prossimamente, l’ente pubblico non debba sborsare ulteriore denaro, che potrà poi recuperare in una successiva causa da intentare contro European nautic service o contro l'assicurazione.
