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bpi ex sede

MONTEBELLUNA – 13.08.2017 – Indennizzati con una

delle storiche sedi o con immobili di proprietà della banca. È questa la proposta che circola in Veneto per dare una sorta di risarcimento ai comuni di Vicenza e Montebelluna i cui istituti di credito – rispettivamente la popolare di Vicenza e Veneto Banca – sono stati posti in liquidazione e le reti girate a Intesa Sanpaolo. Nei mesi a venire il Veneto pagherà a caro prezzo, soprattutto sul piano dell’occupazione con le ricadute dirette e indirette sull’economia reale, lo smantellamento delle due ex popolari venete. Per questo, atteso che il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta ha ribadito che le proprietà immobiliari non andranno a Intesa Sanpaolo ma finiranno nella “bad bank” a partecipazione statale che negli anni a venire dovrà cercare di recuperare il denaro anticipato dallo Stato cedendo i crediti deteriorati e i beni “ereditati”, è stata ventilata la donazione agli enti locali di alcuni di essi. I sindaci veneti sono interessati, ma non è escluso che la stessa operazione possa essere estesa anche a Verbania, dove la ex Banca popolare di Intra è proprietaria di diversi immobili, specialmente in città e nelle vicinanze della ex direzione centrale, che ha un palazzo proprio e almeno tre uffici decentrati (come la vecchia Commerciale Francioli, collegata con un sottopasso alla sede) che si affacciano in piazza Aldo Moro. 

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