VERBANIA – 08.08.2017 – La pietra dello scandalo
sono i manifesti della campagna abbonamenti dell’Asdc Verbania, una delle due squadre di calcio che giocheranno l’anno prossimo al “Pedroli”, quella di Eccellenza con sede a Madonna del Sasso (appena trasferita da San Maurizio d’Opaglio) presieduta da Giancarlo Pizzardi. Nel lanciare l’appello ai tifosi con lo slogan “il Verbania sostienilo allo stadio”, la società ha comunicato i prezzi degli abbonamenti, indicando i punti in cui sono in vendita. Tra questi, oltre a bar, ristoranti, circoli e tabaccherie, c’è l’Ufficio Turismo di via Ruga. Si tratta dello sportello informativo del Comune, in cui sono impiegati dipendenti pubblici e che mai in passato s’era prestato per iniziative – di qualsiasi tipo – che non fossero istituzionali. Questa presenza non è passata inosservata, soprattutto in un periodo in cui c’è conflittualità tra il Verbania di Pizzardi e il Città di Verbania (già Inter Farmaci Verbania), che gioca in Promozione, usufruisce dello stadio e che rivendica di essere la prima squadra di Verbania per categoria di importanza. Ecco quindi che questa decisione ha fatto discutere. In una nota stampa la sezione cittadina di Fratelli d’Italia critica il sindaco Silvia Marchionini “andata nel pallone”. “Ha deciso di fare la tifosa, schierandosi decisamente da una parte e decidendo di mettere a disposizione un ufficio e relativi dipendenti comunali per la sottoscrizione degli abbonamenti per l’imminente stagione calcistica. Ora, ammesso e non concesso che sia possibile per un privato avvalersi della collaborazione dei dipendenti comunali per una attività propria (scusi signor segretario generale ma lei non ha niente da dire al proposito?) – affermano gli esponenti di Fdi –, ma una iniziativa del genere da parte di un primo cittadino a Verbania non si è mai vista. Una così macroscopica mancanza di equilibrio e di rispetto per una parte della città è una cosa che non ha precedenti. (…) Sindaco dia retta a chi fino ad ora le ha dato piccoli suggerimenti che le hanno fatto fare bella figura, ritiri quel manifesto, faccia le correzioni del caso e negli uffici pubblici dia spazio a tutte le campagne abbonamenti di tutte le società sportive della città”.
Tra gli altri punti vendita, oltre a quelli citati, ce ne sono altri due in cui la situazione non è chiara: l’info point turistico di piazza Matteotti gestito da Vco Trasporti in collaborazione con il Comune (quindi da un soggetto anch’esso pubblico); e la sede della Pro loco di Pallanza che – a detta del presidente Paola Brizio – non è stata ancora accreditata, decisione che verrà presa dal consiglio direttivo.