VERBANIA – 03.08.2017 – Novità concrete

non ce ne sono, se non una generica “apertura” che, tuttavia, non ha date o scadenze. Nel complesso puzzle della viabilità nell’alto Verbano, che coinvolge anche la ss 337 della Val Vigezzo e i cantieri che dovrà ospitare nei prossimi anni, la provinciale 75 della Val Cannobina è un pezzo di importanza non indifferente. Quella che dal 1989 al 2001 è stata la statale 631, versa in condizioni critiche. La Provincia, che l’ha in affidamento, ha le casse vuote, fatica a gestire gli interventi di emergenza, non è in grado di programmare la manutenzione ordinaria per non parlare di quella straordinaria. Ecco perché nell’ambito degli accordi che hanno portato sotto la competenza di Anas diverse strade provinciali piemontesi (nel Vco quella della Valle Anzasca e quella del Lago d’Orta) la Provincia del Vco ha insistito perché sia inserita anche la Cannobina. Si tratta di 25,5 chilometri che si snodano da Cannobio sino a Malesco, passando per Cavaglio Spoccia, Falmenta, Gurro e Cursolo Orasso, tornanti e curve di montagna che, in alcuni punti, non vedono asfaltature da decenni e che in numerosi tratti sono privi di barriere o presentano protezioni ammalorate, per non parlare di ponticelli e muretti a secco.

Le ultime notizie di questa richiesta sono informali, e confermano in linea di principio una certa disponibilità di Anas e Regione a valutare il trasferimento della strada che, tuttavia, allo stato attuale non ha avuto sbocchi in atti concreti. “Ci sono stati contatti – conferma il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella (nela foto) – ma niente di più. Continuo a premere e a ricevere risposte che paiono positive, ma voglio prima vedere questo accordo messo nero su bianco”.