VERBANIA – 21.07.2017 – E ora? Il presente e il futuro
di Veneto Banca, ma soprattutto di soci, correntisti e risparmiatori che hanno investito denaro e operato per anni in quella che fu la Banca popolare di Intra è il tema dell’incontro che si terrà questa sera a Palazzo Flaim, dalle ore 21. “Banche in liquidazione …e ora? – dall’emergenza alla prevenzione. Consigli pratici per il risparmiatore” è il titolo dell’incontro organizzato dall’associazione Comunità.vb. Il relatore principale è il professor Beppe Scienza (nella foto), docente di Matematica all’Università di Torino e esperto di risparmio, tema che ha trattato spesso in numerosi saggi e che tratta per il sito www.ilrisparmiotradito e nei fondi pubblicati su “il Fatto Quotidiano”, di cui è editorialista. Quelli di Scienza sono consigli pratici e suggerimenti che il cittadino normale, il risparmiatore medio, può adottare solo se conosce il sistema e i suoi meccanismi, che spesso sono studiati proprio per attirare gli investimenti di piccoli risparmiatori senza adeguate informazioni preventive sui rischi.
La questione di Veneto Banca sarà trattata dall’avvocato Matteo Moschini, che in Veneto rappresenta il Movimento del Cittadino e che sta seguendo numerose vertenze legali di azionisti di Veneto Banca (ma anche di popolare di Vicenza), sia nei tribunali ordinari, sia di fronte all’Arbitro bancario, dove di recente ha ottenuto per due suoi clienti responsi favorevoli e il pieno risarcimento del valore delle azioni acquistate.
Nel dettaglio, per quanto riguarda i casi delle popolari venete e di Veneto Banca in particolare, i dubbi riguardano la sorte degli azionisti, sia di coloro che hanno accettato il mini-rimborso, sia di chi non l’ha fatto e che, allo stato attuale dei fatti, rischiano di finire tra i tanti creditori della banca in dichiarata in liquidazione. La situazione è comunque in movimento perché il parlamento deve ancora convertire (l’ha fatto solo alla Camera, con voto di fiducia) il decreto legge di emergenza che ha ceduto la rete di Veneto Banca e popolare di Vicenza a Intesa San Paolo per un euro e che dovrà dare il via alla “bad bank” incaricata di smaltire crediti deteriorati e sofferenze.
Per il Vco la liquidazione di Veneto Banca significa decine di milioni di euro andati in fumo appartenenti a svariate migliaia di famiglie e imprese, senza contare le ripercussioni sull’occupazione in vista dei tagli (1.000 entro fine anno tra le popolari venete in tutta Italia) previsti nell’armonizzazione delle reti di sportelli sul territorio.